da non perdere
Incontri & Corsi: con ragazzi & adulti

Racconto: Anno 2020, un giorno di ordinario lavoro

Ferrovia TRANSIBERIANA: ai confini del mondo

SETTE: Australia nelle terre remote

Castelli: Contesse e fantasmi nei Castelli delle Donne

Sudafrica: cent'anni di Mandela

Deserti: Tra sabbie infuocate e notti stellate

Viaggi: Oman, sulla via delle spezie

Australia: luci e canguri

Viaggi: Passaggio in India

TSUKIJI ADDIO: Tokyo fish market

CENT'ANNI DI LEICA in 100 scatti

EXPO Viaggi: Italia chiama Mondo

PANGEA: 50 mila chilometri su e giù per il mondo

NEW ZEALAND: tra Maori e Hobbit

THAILANDIA: passaggio a Bangkok

LANGHE: sua Maestà il Tartufo

SANTUARI: i cammini del silenzio

VALSUGANA: grandi emozioni

RAJASTAN: il tempio dei topi

SUD AUSTRALIA: l'isola darwiniana

GRECIA: un orologio di 2000 anni

ALBA: caccia ai diamanti bianchi

KERALA: la medicina ayurvedica

JAIPUR: l'orologio di stelle e pietre

iCub: cuccioli di robot crescono

JAPPONE: Gran Seiko

Leonardo Chiariglione: papà Mp3

BANGALORE: la tecno India

AUSTRALIA: la fuga dei laureati

MATURITA': amarcord '68

L'Homo Zappiens di Mr.Veen

POLO NORD: turismo over the top

TOKYO: le Urban Tribù

REDMOND: gli italiani di Mr.Gates

ZOT: segni del tempo

INDIA: Ayurveda Land

Fotografie cifrate

Derrick de Kerckhove

Il computer del 2020

Cellular-satellitari

San PIETROBURGO: vita da Zar

VIRGINIA: il covo dei cyberpoliziotti

Attento! Il cellulare ti spia

COREA: la Glass Valley

SORDEVOLO: la Passione

Memorie digitali. Sono eterne?

Richard Stallman

JAPPONE: gli Lcd di Sharp

LIBIA: viaggio nel Sahara

Cybersecurity: 2019 arrivano i Ransomware con ricatto
gennaio 2019 ↓ scarica pdf archivio >>

L'Economia del Corriere della Sera - 28 gennaio 2019

Quattro miliardi e 134 milioni. E’ questo il numero aggiornato degli utenti web riportato nelle pagine di Internet Live Stat. Il sito di sviluppatori internazionali che esegue il monitoraggio quotidiano della Rete. Ebbene nel corso del 2018 un utente su quattro ha subito un attacco ai propri dati personali. A essere colpiti sono singoli utenti, piccole e grandi imprese e istituzioni (fonte, Ermes Cyber Security). Con previsioni 2019 di un ulteriore aumento. Semplice il motivo. I cybercriminali hanno intuito le potenzialità dei sistemi di Ai, Intelligenza artificiale. E di conseguenza messo a punto applicazioni per sguinzagliare sul web “agenti intelligenti” malevoli. Ne è un esempio l’hackeraggio di 773 milioni di email e 21 milioni di password di Collection #1. Definito come il più grande furto di dati personali della storia, scoperto nei giorni scorsi dal ricercatore informatico Troy Hunt. Sono informazioni private raccolte nel corso degli anni e immagazzinate in un mega archivio digitale di 87 Gigabyte.

Tutto questo si aggiunge ai molti programmi di phishing studiati per catturare prima e aggregare poi i nostri dati. L’obiettivo? Tracciare i profili delle identità digitali con tanto di notizie personali sulle nostre abitudini. Ed è proprio «la pesca online» di informazioni la nuova insidia 2019 per i 43 milioni di utenti italiani del web (dati, We Are Social). Tante le fonti da cui attingono informazioni i pirati informatici seminate da ignari (non sempre) utenti su internet durante la navigazione. «Dalle credenziali bancarie, ai programmi fidelity sottoscritti durante gli acquisti - spiega Gastone Nencini responsabile Trend Micro Italia - agli accumuli di miglia aeree e raccolte premi, ma anche recensioni di ristoranti e risposte a sondaggi sui Social». E siamo a rischio mentre postiamo con troppa leggerezza foto e informazioni sui piatti mangiati al ristorante con gli amici. Così lo scorso anno sono caduti nella Rete oltre 2 milioni di italiani.

Esattamente come nella storia di Pollicino che lasciava sassolini nel bosco per ritrovare la strada. Noi invece lasciamo tracce della nostra identità digitale che poi i pirati del web rivendono online per meno di cinque dollari. Oppure utilizzano per compiere operazioni fraudolente.
Check Point Software, azienda israeliana specializzata in sicurezza informatica, ha individuato per il 2019 nuove forme di Ransomware. Secondo Cybersecurity Ventures quest’anno gli attacchi porteranno nelle casse degli hacker di tutto il mondo 11 miliardi di dollari. Adesso i ricatti per sbloccare computer e file infetti non riguardano solo richieste di denaro. Perché stiamo assistendo a forme di marketing maligno del tipo “tre per due” praticato nei tradizionali supermercati. Spiega David Gubiani direttore tecnico Check Point: «chi viene infettato in pratica dispone di due strade per sbloccare il Ransomware che lo ha colpito. O paga in bitcoin oppure a sua volta riceve la richiesta di infettare due nuovi utenti per riceve un cospicuo sconto».

Che fare allora per proteggerci “al meglio” da web-attacchi? Le indicazioni per privati e aziende che arrivano dai cyberpoliziotti sono precise. In primis prestare grande attenzione ai dati che postiamo in Rete e sui Social. Inserendo quelli sensibili sono in siti sicuri, non certo in link diretti ricevuti per mail da persone sconosciute. Poi tenere sempre aggiornati antivirus e sistemi operativi. E nel caso di gravi attacchi formattare computer e telefonini, ricaricando i file di lavoro da precedenti backup. Attenzione anche sul fronte password. Le porte di accesso ai nostri dati. «Solo un italiano su dieci usa password diverse secondo le applicazioni e programmi installati - conclude Gubiani - e meno del cinque per cento le cambia con regolarità». Gli altri? Purtroppo digitano sempre le stesse due, aumentando il rischio di visite dei pirati informatici.

twitter @utorelli






Links